mercoledì 24 ottobre 2012

zazie nel metro


 Oubrerie – Queneau, Zazie nel metro, Rizzoli Lizard, 2011
Il giovane fumettista francese Clément Oubrerie si è cimentato nella non facile impresa di tradurre graficamente il capolavoro di Raymond Queneau, un'opera tra la realtà e il sogno che narra le vicissitudini dell'irriverente Zazie alla conquista di Parigi, nella fremente attesa di visitare il metrò su cui la ragazzina più di ogni altra cosa desidera viaggiare. Interessante la carrellata antropologica degli incontri con i singolari personaggi che circondano la piccola Zazie, così spontaneamente irriverente nei suoi giorni parigini.

6 commenti:

  1. Leggere un fumetto è più impegnativo di quanto pensassi.
    La storia è bellina grazie ai personaggi che sono espressivi e divertenti.
    Zazie è una bambina di 10 anni che trascorre due giorni a Parigi con lo zio Gabriel.
    Zazie ha un'ossessione, prendere la metro, ma proprio il giorno a Parigi c'è uno sciopero dei trasporti, e la bambina non può salire sulla metro. Da qui inizia la strana storia di Zazie.
    Zazie è un personaggio particolare, è piccola, si muove velocemente, non ha paura di niente. E' curiosa, ma anche molto maleducata, usa continuamente le parolacce, la sua espressione preferita è "ste palle".
    La bambina scappa dallo zio e gira per la città dove incontra personaggi con storie strane e incredibili. Le persone che incontra non sanno parlare in modo chiaro e diretto. Il loro linguaggio è fatto di sottintesi che confondono la ragazza, ma Zazie non si meraviglia di niente e in modo provocatorio pone domande sull'omosessualità, sull'amore, che mettono in crisi gli adulti che la stanno ad ascoltare. Zazie è infatti un tipo tosto, con lei è impossibile averla vinta.
    Riuscirà a prendere la metro, ma solo alla fine quando troppo stanca si è addormentata e non si accorgerà di nulla.
    Il racconto è bellino, ma i disegni e le scritte non mi sono piaciuti. I disegni sono poco chiari, i contorni confusi, devi quasi immaginarteli. I caratteri della scrittura sono poco leggibili e rallentano il racconto.

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  2. Il libro essendo un fumetto, la lettura è molto scorrevole e le immagini ti coinvolgono nella realtà del racconto, anche se i contorni e le sagome delle immagini sono molto schematiche. Il libro inoltre è narrativo, quindi non abbiamo commenti che possono condizionare la visione del racconto: infatti secondo me è coinvolgente e riesce a farmi incuriosire per quanto riguarda i guai ma soprattutto i danni che Zazie causa alla grande città. Inoltre il testo aiuta ad immaginare in che modo vengono accolti i turisti in una città come appunto Parigi e di come è strutturata la società, quindi quali possono essere i problemi che possono avvenire anche a causa di una piccola peste come Zazie.

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  3. La storia è divertente, la lettura molto scorrevole ( anche se in alcune vignette le immagini sono un po' confuse a causa del gioco dei colori) ed è piena di sorprese. Lo consiglio.
    Simona Sulas

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  4. Questo libro non mi è piaciuto per niente, essendo un fumetto l'ho trovato molto difficile da leggere.Il linguaggio è molto volgare e tratta tematiche molto pesanti,infatti ho abbandonato la lettura prima della metà del libro.Le illustrazioni non sono chiare infatti in certi punti il fumetto dice una cosa che non corrisponde con quello che viene disegnato.

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  5. In generale i fumetti mi piacciano molto, e anche in questo caso il fumetto mi ha entusiasmato. La storia è molto scorrevole e divertente. Lo consiglierei.

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  6. Visto che i fumetti in genere mi piacciono ho deciso di leggere questo fumetto. Il libro mi è piaciuto tanto la storia era divertente molto carina, forse i disegni lasciavano un po a desiderare, potevano esser fatti meglio. Tutto sommato pero il fumetto mi è piaciuto

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