mercoledì 24 ottobre 2012

qualcuno con cui correre

David Grossman, Qualcuno con cui correre, Mondadori, 2008
Assaf è un sedicenne timido e impacciato cui viene affidato un compito singolare: ritrovare il proprietario di un cane abbandonato seguendolo per le strade di Gerusalemme. Correndo dietro all'animale, Assaf viene condotto di fronte a inquietanti personaggi, attraverso i quali ricompone i tasselli di un drammatico puzzle: la vicenda di Tamar, una ragazza solitaria e ribelle, fuggita da casa per andare a salvare il fratello, giovane tossicodipendente finito nella rete di una banda di malfattori. "Qualcuno con cui correre" è il ritratto di due adolescenti che si cercano, che forse si amano, che soffrono ma combattono con generosità per qualcosa che è dentro di loro.

7 commenti:

  1. Ero già intenzionata a leggere questo libro e dalle aspettative che mi ero fatta devo ammettere che non mi ha deluso minimamente, veramente bellissimo. Non l'ho iniziato appena ricevuto (probabilmente per pigrizia) bensì un paio di giorni fa e l'ho letto tutto d'un fiato. È uno di quei libri che devi continuare a leggere per capirne veramente il senso. Ricco di emozioni, con una trama coinvolgente, che ti insegna a non arrenderti mai e, appena finito ti lascia un po' di tristezza perché è durato troppo poco. A mio parere dovrebbero leggerlo tutti!

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  2. Dopo aver ascoltato la trama, non vedevo l'ora di leggerlo perchè mi sembrava una storia davvero interessante. Purtroppo però, non sono riuscita a finirlo tutto per via dei vari impegni che ho durante la giornata. La prima parte della storia era così interessante che non riuscivo a staccarmi dal libro perchè volevo sapere cosa sarebbe successo nelle pagine successive, ma la stanchezza dominava. La parte centrale l'ho trovata ancora più interessante. Peccato per il finale.. E' un libro che consiglio a tutti perchè è davvero emozionante e ti insegna a non buttarti giù e a non arrendersi mai. Spero di avere l'opportunità di leggere quelle ultime pagine mancanti.

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  3. All'inizio mi era difficile seguire la trama per via del continuo cambiamento di tempo e spazio della storia. Ma se lo si legge con attenzione è veramente un bel libro

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  4. Nell'iniziare la lettura del libro ho avuto da subito la curiosità e l'interesse per come mi era stato descritto. Tuttavia,mentre leggevo la prima parte, mi sembrava noioso e poco movimentato. Quindi inizialmente sono andata a rilento. Dalla parte centrale però la storia ha iniziato ad interessarmi anche perché trattava di un argomento molto importante: la tossicodipendenza e la sofferenza che provoca.L'ultima parte poi è stata ancor più emozionante, dettagliata e lasciava sempre col fiato sospeso. Anche il finale è stato sorprendente poiché lascia di fatto la storia ancora sospesa... Mi è piaciuto molto anche perché è particolare e tratta un argomento attuale.

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  5. Inizialmente il libro poteva sembrare molto complesso, ma poi andando avanti si veniva coinvolti dalla storia e si riusciva a comprendere veramente quanto quel libro si concentri su argomenti che tuttora esistono e quanto si può lottare per le persone che si amano. Complessivamente è un libro veramente bellissimo.

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  6. Questo libro mi è piaciuto moltissimo. Non gli ho trovato un singolo difetto. Di solito non leggo libri di questo genere, che trattano di tematiche delicate come la droga perché li ho sempre reputati troppo “seri” per una persona della mia età; ma questo libro mi ha fatto completamente cambiare idea. Non si parla della droga in maniera troppo esplicita, ma si inserisce l'argomento nella trama incastrandolo perfettamente con tutto il resto; penso che dopo aver letto questo libro qualsiasi persona ci rifletterebbe diecimila volte prima di far uso di droghe visto il modo in cui hanno ridotto il fratello di Tamar.
    Mi ha affascinato molto il rapporto tra Tamar e suo fratello: lei si mette in pericolo solo per aiutare suo fratello a uscire da questo brutto giro e credo che non tutti ne sarebbero in grado, per lo meno non come ha fatto lei.
    Insomma l'ho trovato stupendo, è uno di quei libri che leggerei e rileggerei fino a consumargli le pagine.

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  7. Questo libro mi è piaciuto molto. Sono rimasta spiazzata soprattutto dal suo finale,bello e inaspettato. La figura di Tamar mi ha incuriosita,non solo per la sua maturità, ma anche per la sua forza interiore. Anche per Assaf vale questo mio pensiero. E' un libro molto attuale visto i suoi argomenti; molte persone infatti si sono perse nel tunnel della droga. Si,bello.

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