lunedì 14 ottobre 2013

Richard Matheson, Io sono leggenda, Fanucci


Il protagonista è l'unico essere umano sopravvissuto in un mondo popolato dai vampiri. La sua missione è quella di studiare scientificamente il fenomeno. Di notte sta nascosto ad ascoltare i richiami dei morti viventi, ma di giorno è lui ad uscire per andare a caccia dei nemici.

4 commenti:

  1. Questo libro non mi ha particolarmente entusiasmato.
    Nonostante la sensazione di sofferenza , malinconia e in certi momenti anche di resa al suo destino del protagonista siano ben descritte e tutta la narrazione dia adeguatamente il senso di solitudine, la maggior parte del racconto, a eccezione di alcune piccole parti, mi è apparso in generale monotono e poco interessante.
    Infatti penso che la narrazione entri nel vivo solamente quando il protagonista incontra la ragazza che, dopo essersi spacciata per innocente, gli confessa il piano della sua banda che dopo qualche tempo viene messo in atto.

    L’unica parte che mi è davvero piaciuta è quindi la fine in cui il protagonista esprime il concetto della normalità e della stranezza. Dice infatti che nei primi tempi gli uomini sani, ovvero la maggioranza, consideravano strani i vampiri e li temevano ; mentre adesso che la situazione si è capovolta e la maggioranza è costituita appunto da vampiri, egli, unico uomo, accetta di essere considerato fuori dalla norma e temuto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Bella l'osservazione finale, Silvia, mi trovi d'accordo.
      Conta che il valore del libro di Matheson risiede anche (o per quanto mi riguarda soprattutto, ovvero motiva la mia scelta) nel suo valore di archetipo: è un romanzo del 1954, e se è vero che oggi è forse possibile leggere romanzi o vedere film più "entusiasmanti", l'idea dell'ambientazione post-apocalittica, l'eroe desolato e sconfitto in partenza, l'invasione di vampiri in un mondo contemporaneo - anzi post-contemporaneo - è tutta di Matheson, e senza I am legend è probabile che molti di quei libri e film non esisterebbero...

      Elimina
  2. Neville, il sopravvissuto-1976- . Un batterio sconvolge gli equilibri sul pianeta terra trasformando gli esseri umani in vampiri, provocando panico, distruzione. Il sopravvissuto deve trovare alloggio per lui e il suo randagio Sam, che lo seguirà fino all’ultimo. Los Angeles è solo un ricordo per Neville, quando gira la “città” in cerca di cibo, la vegetazione ormai padrona e il suono del vento, rompono il silenzio.Beve e fuma come un dannato, con la probabile speranza di trovare l’illuminazione che gli servirà la salvezza su un piatto d’argento. Ma deve fare presto, la notte arriva e ha poco tempo prima che…
    Ragazzi che libro! Assolutamente un dieci pieno!! Finalmente qualcuno che si impegna nel realizzare un vero libro, come piace a me. Anche se di solito è il film quello che entusiasma veramente, trovo che il libro abbia un qualcosa in più che il film non mi ha lasciato. Forse perché il film non richiedeva lo sforzo di girare le pagine, ma solamente di fossilizzare la propria schiena su un divano e lasciare che le migliaia di immagini entrassero nella mia testa senza sforzare neanche un muscolo. Questo libro mi ha aperto gli occhi su cose che fino a quel momento non mi erano chiare, del tipo: come mai la scelta della solitudine? Solo dopo aver letto il libro ho capito. E’ probabile che lo scrittore Richard Matheson abbia voluto recare al lettore un effetto suggestivo, quasi volesse provocare malinconia e paura. Da un punto di vista linguistico non ho trovato grandi difficoltà nella lettura. Ho notato tuttavia un pizzico di horror che ha sicuramente dato una marcia in più alla storia fantascientifica. Pensando più a fondo, la storia ha anche uno sfondo psicologico, nel senso, un uomo che resta solo con la sua coscienza, che sopravvive alla trasformazione dei suoi simili. In un certo senso, Neville è costretto ad accettare una totale convivenza con i vampiri, alternativa la pazzia!! Assolutamente un finale fantastico oltre che doloroso e triste, ma comunque coraggioso e orgoglioso!

    Giuseppe Coda 3°A

    RispondiElimina
  3. Matheson con questo romanzo ha dato vita a un genere che è forse il più difficile da trattare in maniera pura. L' horror, che è nato probabilmente da questo romanzo, è un genere difficilissimo da trattare, soprattutto in ambito cinematografico. George Romero è stato forse il primo a trarre ispirazione da romanzi quale Io sono leggenda per dar vita ai suoi film, non tanto come storia o come creature, ma come contesto e come messaggi che solo ad una attenta visione dei suoi film sono recepibili. Matheson ha dato vita ad un universo, che ha coinvolto cinema, letteratura, videogiochi e non solo. Nella sua semplicità è riuscito a creare un piccolo capolavoro, che descrive realisticamente una sorta di vita post apocalittica, con preoccupazioni sul difendersi dai vampiri, il mangiare, il cercare di non impazzire stando da solo per anni ed anni alla ricerca di una cura che sembra non arrivare mai. Psicologico al punto giusto, sono riuscito quasi a sentirmi insieme a Neville e a provare sofferenza e gioia insieme a lui. Bellissima la parte con il cane, nella quale dopo anni di solitudine riesce finalmente a trovare un compagno sopravvissuto miracolosamente. In definitiva direi che è un buon libro per chi cerca una storia horror, seppur povera di approfondimento psicologico del personaggio, ma ottimo libro per chi cerca un classico, qualcosa di semplice da cui si è sviluppato un universo. Un capolavoro che è riuscito a cambiare qualcosa.

    RispondiElimina