lunedì 14 ottobre 2013

George Orwell, La fattoria degli animali


È il racconto di come gli animali di una fattoria si ribellino e, dopo aver cacciato il proprietario, tentino di ceare un nuovo ordine fondato su un concetto utopistico di uguaglianza. Ma ben presto emerge tra loro una nuova classe di burocrati, i maiali, che con la loro astuzia, la loro cupidigia e il loro egoismo s'impongono in modo prepotente e tirannico sugli altri animali più docili e semplici d'animo. Gli elevati ideali di uguaglianza e fraternità proclamati al tempo della rivoluzione vittoriosa vengono traditi e, sotto l'oppressione di Napoleon, il grosso maiale che riesce ad accentrare in sé tutte le leve del potere e ad appropriarsi degli utili della fattoria, tutti gli altri animali finiscono per conoscere gli stessi maltrattamenti e le stesse privazioni di prima. L'acuta satira orwelliana verso un certo tipo di totalitarismo, che ha avuto in Stalin la sua esemplificazione più clamorosa, è unita in questo apologo a una felicità inventiva e a un'energia stilistica che rendono La fattoria degli animali un imperdibile capolavoro. 

7 commenti:

  1. Questo libro è sicuramente uno dei più originali e interessanti che ho letto; è semplice e la storia che narra, descrive la società dal punto di vista degli animali, toccando peraltro il tema attuale della politica. Mi è piaciuto molto anche il finale, inaspettato ma comunque bello.

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  2. Definire questo libro una favola mi sembrerebbe un po’ di minimizzare il suo contenuto; ma è esattamente così: attraverso una favola, dove ovviamente gli animali parlano e accadono cose del tutto inverosimili, George Orwell racconta di una società composta da animali, pur alludendo parlare della realtà, che è stata capace di rivoluzionare la vita consuetudinaria riuscendo a liberarsi del loro padrone e vivere liberi. Ma presto la cose cambiano e gli animali si ritrovano comandati da altri animali che erano stati loro compagni, le regole imposte inizialmente vengono sconvolte e i valori che li avevano spinti alla rivoluzione sembrano non avere più importanza. Questo libro porta a una riflessione e soprattutto a porsi la domanda: "Si è mai veramente liberi?". Probabilmente senza rendersene conto, proprio come succede agli animali, si è sempre comandati da qualcuno e quello che sembra spontaneo in realtà non è altro che una spianta altrui. Ma piuttosto la storia si interseca perfettamente con l'obbiettivo di Orwell: descrivere la società in cui lui stesso viveva.

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  3. A prima vista “ la fattoria degli animali “ può sembrare un libro un po' infantile, ma non è così.
    Attraverso il suo linguaggio semplice e il carattere comico, tratta uno dei temi più ricorrenti delle società di ogni epoca, ovvero della uguaglianza tra gli uomini.
    Spinti da principi moralmente giusti, gli animali guidati dai maiali compiono la rivoluzione e riescono a liberarsi della tirannia dei padroni.
    Questa situazione di uguaglianza sociale è solo temporanea, dal momento che col passare del tempo i nuovi capi, per migliorare il proprio tenore di vita, impongono sempre più il loro potere e le libertà diminuiscono.
    I nuovi padroni si comportano esattamente come i vecchi perché se si voglia o no, “ tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri “.

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  5. Inizialmente ero un po' riluttante all'idea di leggere "La fattoria degli animali" perchè non pensavo ci potesse essere un messaggio profondo in una storia di animali.
    Nonostante ciò mi sono convinta ad iniziarlo e sono riuscita a immedesimasmi nella storia e a capirne il vero significato.
    Secondo me il messaggio principale del libro è che "il potere dà alla testa".
    Infatti il motivo iniziale della ribellione degli animali era quello di creare un ambiente migliore ponendo come regola principale il non diventare mai come gli umani; ma col passare del tempo i maiali, che sarebbero dovuti essere semplicemente delle guide, diventarono dei veri e propri tiranni che per aumentare il proprio potere erano disposti anche a compiere gesti crudeli e a sottomettere gli animali più ignoranti. In questo modo la loro società diventò esattamente come la quella umana tanto che alla fine del libro maiali e umani si incontrarano e si riappacificarono facendo baldoria.
    La frase finale "Le creature di fuori guardavano dal maiale all'uomo, dall'uomo al maiale e ancora dal maiale all'uomo, ma già era loro impossibile distinguere fra i due" mi ha colpito molto sia perchè spiega quanto il potere possa dare alla testa , sia perchè è una forte critica alla socità in cui viveva Orwell ma che si adatta perfettamente anche alla nostra.

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  6. Un libro che, dal titolo, per chi non lo conosce, potrebbe sembrare una seplice storiella ma una volta letto il contenuto si arriva alla conclusione che il libro sia molto interessante. Ho sempre sentito parlare di questo libro e finalmente sono riuscita a leggerlo. E' una storia che secondo me coinvolge subito. Il fatto di utilizzare gli animali della fattoria per far capire certi tratti della politica secondo me è stata una trovata molto bella. Finale inaspettato ma piacevole, consiglio assolutamente la lettura:)

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  7. Ho letto questo libro anni fa e ho avuto l occasione di rileggerlo quest' anno, ho notato come negli anni cambi il modo di leggere e capire determinate cose, di certo, anni fa quel libro mi aveva stupita per il grande messaggio che mandava, ma rileggerlo ora, mi ha schiarito le idee e me lo ha fatto apprezzare di più. George Orwell è sempre riuscito a selezionare i vocaboli giusti ed è riuscito a descrivere una situazione politica molto complessa utilizzando un ambiente umile come una fattoria.

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