Peter Cameron, Un giorno questo dolore ti sarà utile, Adelphi
James ha 18 anni e vive a New York. Finita la scuola, lavoricchia nella galleria d’arte della madre, dove non entra mai nessuno: sarebbe arduo, d’altra parte, suscitare clamore intorno a opere di tendenza come le pattumiere dell’artista giapponese che vuole restare Senza Nome. Per ingannare il tempo, e nella speranza di trovare un’alternativa all’università («Ho passato tutta la vita con i miei coetanei e non mi piacciono granché»), James cerca in rete una casa nel Midwest dove coltivare in pace le sue attività preferite – la lettura e la solitudine –, ma per sua fortuna gli incauti agenti immobiliari gli riveleranno alcuni allarmanti inconvenienti della vita di provincia. Finché un giorno James entra in una chat di cuori solitari e, sotto falso nome, propone a John, il gestore della galleria che ne è un utente compulsivo, un appuntamento al buio...
James è un ragazzo che non vive una situazione familiare facile: i genitori sono separati e la mamma è sentimentalmente instabile, il padre piomba come una meteora nella sua vita giusto per ricordargli di non essere un ragazzo normale e per obbligarlo ad andare all'università.
RispondiEliminaJames ha gravi difficoltà a rapportarsi con gli altri, soprattutto con persone della sua età. L'unica con cui riesce ad aprirsi è sua nonna, lei gli farà capire che "siamo vivi" e che tutte queste esperienze (belle o brutte che siano) ci aiutano a crescere.
Per colpa di questo suo modo di fare viene definito disturbato e/o disadattato.
Il suo modo di essere si racchiude nella frase: “Io mi sento me stesso solamente quando sono solo. Il rapporto con gli altri non mi viene naturale: mi richiede uno sforzo.”
E' una lettura piacevole ma che ho dovuto riprendere un paio di volte perchè è un libro caratterizzato da un ritmo lento, non c'è azione.
Elena Salis
Ho deciso di leggere questo libro perché sono stata attratta prima di tutto dal titolo che mi ispirava una lettura piacevole e non banale, ed infatti, fortunatamente, è stato così.
RispondiEliminaL'ho letto in poco tempo nonostante sia piuttosto lento nella narrazione, ma mi è piaciuto e mi hanno interessato le tematiche che tratta, le quali sono difficili da affrontare ma vengono, in questo caso, trattate in modo diverso e moderno.
Non è stata una lettura noiosa, anzi lo rileggerei sicuramente.
"Un giorno questo dolore ti sarà utile" descrive certamente la confusione che un'adolescente passa durante i suoi anni di scelta e solo chi ci è passato o chi ci sta passando può capire a fondo. Questo ha uno stile un po' difficile da comprendere, forse un po' lento, ma in generale le tematiche trattate sono piuttosto semplici quindi non ci si può perdere. Può ricordare per certi versi "Il giovane Holden" un po' rivisitato.
RispondiEliminaInfine si può dire che il libro ha buoni argomenti, tuttavia non penso ci sia nulla di "unico".
Avevo intuito che questo libro mi sarebbe piaciuto ed infatti è stato così. La storia pur non presentando molta azione aiuta a riflettere attraverso la vita di una persona considerata da tutti un "disturbato". Purtroppo ho potuto leggere questo libro in poco tempo (per diversi problemi), quindi non l'ho letto con calma, perciò lo rileggerò quando avrò l'occasione giusta per poterlo approfondire maggiormente.
RispondiEliminaSimona Sulas