Bjorn Larsson, La vera storia del pirata Long John Silver, Iperborea, 1998
Ci sono libri che danno pura gioia. È quel che capita con il romanzo di Larsson: ci ritroviamo adulti a leggere una storia di pirati con lo stesso gusto dell'infanzia, riscoprendo quella capacità di sognare che ci davano i porti affollati di vascelli, le taverne fumose, i tesori, gli arrembaggi, le tempeste improvvise e le insidie delle bonacce. Chi racconta in prima persona è Long John Silver, il terribile pirata con una gamba sola dell'"Isola del Tesoro", fatto sparire da Stevenson nel nulla per riapparirci ora vivo e ricco nel 1742 in Madagascar, intento a scrivere le sue memorie. E non è solo a quell'"e poi"? che ci veniva sempre da chiedere alla fine delle storie che risponde Larsson, è al prima, al durante, al dietro.
mi è piaciuto molto questo libro, anche se non è il mio genere. non me lo aspettavo,ma è davvero coinvolgente; sembra di stare lì, in madagascar, con un vecchio pirata che ti racconta le storie incredibili che gli sono successe.viene quasi voglia di fargli compagnia,a quel povero gentiluomo di ventura i cui amici sono ormai persi o morti da tempo.
RispondiEliminaa un certo punto non era al livello del resto del libro, ma non preoccupatevi,tanto migliora!!
comunque un ottimo libro, leggetelo!!
PS: non chiedetemi come finisce tanto non ve lo dico :P
Consiglio di leggerlo, a me personalmente è piaciuto tanto. Inizialmente mi era sembrato un pò noioso, poi ho deciso di andare avanti con la lettura e ho fatto bene!
RispondiEliminaIl libro non mi è piaciuto per niente. La storia è noiosa,scontata, poco emozionante. La descrizione dei luoghi e delle azioni non è ricca di particolari, infatti lo scrittore non è riuscito a coinvolgermi nella storia. I personaggi sono molti ma poco interessanti.
RispondiEliminaLa cosa peggiore dell libro è quella di aver distrutto la figura del vero Long John Silver dell' "Isola dell tesoro": il pirata cattivo ma pieno di fascino e mistero.