venerdì 6 giugno 2014

Voltaire, Candido o l'ottimismo (Candide ou l'optimisme, 1759)

C'era in Vestfalia, nel castello del signor barone di Thunder-ten-tronckh, un giovane a cui la natura aveva conferito i costumi più miti. Il suo aspetto ne rivelava l'anima. Possedeva un giudizio abbastanza retto, unito a una grande semplicità; per questo, credo, lo chiamavano Candido. I vecchi domestici del castello sospettavano fosse figlio della sorella del signor barone e di un onesto e buon gentiluomo delle vicinanze che madamigella non volle mai come marito perché non aveva potuto provare che settantun quarti: il resto del suo albero genealogico era stato distrutto dalle ingiurie del tempo.


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