venerdì 1 giugno 2018

Letture per l'estate 2018 - Scienza

Dopo i romanzi (insomma, le storie raccontate...), piccola selezione di saggi di divulgazione scientifica, scelti da una non-scienziata ma approvati da chi sapete voi.

1. Intanto nella categoria "neuroscienze" (la più intrigante, per quanto mi riguarda), il più famoso libro di Oliver Sacks, L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello, del 1985: prosopagnosia, sindrome di Tourette, sindrome di Korsakoff e dell'arto fantasma... scientifico, filosofico, molto umano.


Dello stesso autore, ho suggerito anche Vedere voci, esplorazione avvincente e interessantissima sul mondo dei sordi.


2. Categoria "storia-geografia-antropologia": l'illuminante saggio di Jared Diamond (in realtà ornitologo) Armi, acciaio e malattie, che prova a dare una risposta scientifica alla domanda delle domande: perchè i "bianchi" hanno dominato il mondo e gli altri no. Un libro anche discusso, come tutti i libri intelligenti e coraggiosi, e scritto benissimo.


3. Per abili concorrenti del Premio Asimov come voi, è il momento di leggere per davvero le Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli, del 2014, per la loro semplicità, efficacia, chiarezza. E brevità.


4. Chimica: sulla tavola periodica, oltre ai bellissimi racconti di Primo Levi, ci racconta fantastiche storie vere Sam Kean, in un saggio divertente e molto ben scritto, La scomparsa del cucchiaino, del 2010. Il cucchiaino che scompare nel the è fatto di gallio, ma gli elementi, e le storie che vi compaiono nelle pagine saranno moltissime.


5. Biologia: la mitica prof TX ci consiglia un libro intrigante fin dalla copertina, Il sorriso del fenicottero del pioniere della divulgazione scientifica Stephen Jay Gould (uscito nel 1985). Un classico.


6. Infine, un libro trasversale, che ci aiuta in modo chiarissimo a difenderci da abbagli, ciarlatanerie, oscurantismo e affari altrui: La cattiva scienza di Ben Goldacre, del 2008. 

Contro la disinformazione scientifica, bello anche il suo intervento su TED


La selezione è parziale e - come tutte le altre - molto soggettiva! Ma è un punto di partenza, perchè l'anno prossimo di scienza e scrittura di scienza riparleremo, e leggerne fa bene sempre.  

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