mercoledì 8 aprile 2015

La sentenza di Strasburgo sul G8 di Genova

Un'aula della scuola Diaz, dopo l'irruzione della polizia, durante il G8 di Genova

Su «Internazionale» on line di oggi, Luigi Manconi (sociologo e senatore sassarese) ci spiega con parole chiare «perchè gli italiani hanno paura della polizia».

L'articolo è un commento alla importante sentenza della Corte di Strasburgo, emanata ieri, con la quale si condanna l'Italia per le torture (gravissime, accertate e sostanzialmente impunite) durante il G8 di Genova, sulle quali potete leggere qui e, in via riepilogativa, poichè nel luglio 2001 eravate bambini, qui o qui...

Ci fa capire bene che una legislazione efficace garantisce giustizia, e che a volte una decisione assurda dei giudici dipende da decisioni assurde o mancate da parte del Parlamento (che le leggi le scrive e approva), perchè

«L’Italia è stata condannata anche per l’assenza di rimedi giurisdizionali interni: per il fatto, cioè, che le vittime di quelle torture non hanno potuto avere giustizia davanti alle corti nazionali. E non certo per negligenza della magistratura, ma semplicemente perché l’ordinamento giuridico italiano non prevede il reato di tortura».

L'articolo (e in generale il tema) è molto interessante, infine, per chi, di noi, si è interrogato sul legame tra potere, forza e violenza (a proposito della «bestia» di Machiavelli): la polizia ha la grande responsabilità di poter usare la forza - non la violenza, non la tortura - per garantire la legalità ai cittadini, e ha il dovere di rispettare l'individuo anche quand'egli sia (o ritiene che sia, il che fa già una grossa differenza!) un delinquente. Sempre.

PS: su cosa sia la Corte di Strasburgo... http://it.wikipedia.org/wiki/Corte_europea_dei_diritti_dell%27uomo




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