Un'aula della scuola Diaz, dopo l'irruzione della polizia, durante il G8 di Genova
Su «Internazionale» on line di oggi, Luigi Manconi (sociologo e senatore sassarese) ci spiega con parole chiare «perchè gli italiani hanno paura della polizia».
L'articolo è un commento alla importante sentenza della Corte di Strasburgo, emanata ieri, con la quale si condanna l'Italia per le torture (gravissime, accertate e sostanzialmente impunite) durante il G8 di Genova, sulle quali potete leggere qui e, in via riepilogativa, poichè nel luglio 2001 eravate bambini, qui o qui...
Ci fa capire bene che una legislazione efficace garantisce giustizia, e che a volte una decisione assurda dei giudici dipende da decisioni assurde o mancate da parte del Parlamento (che le leggi le scrive e approva), perchè
«L’Italia è stata condannata anche per l’assenza di rimedi giurisdizionali interni: per il fatto, cioè, che le vittime di quelle torture non hanno potuto avere giustizia davanti alle corti nazionali. E non certo per negligenza della magistratura, ma semplicemente perché l’ordinamento giuridico italiano non prevede il reato di tortura».
L'articolo (e in generale il tema) è molto interessante, infine, per chi, di noi, si è interrogato sul legame tra potere, forza e violenza (a proposito della «bestia» di Machiavelli): la polizia ha la grande responsabilità di poter usare la forza - non la violenza, non la tortura - per garantire la legalità ai cittadini, e ha il dovere di rispettare l'individuo anche quand'egli sia (o ritiene che sia, il che fa già una grossa differenza!) un delinquente. Sempre.
PS: su cosa sia la Corte di Strasburgo... http://it.wikipedia.org/wiki/Corte_europea_dei_diritti_dell%27uomo
Nessun commento:
Posta un commento